Si chiama wrapping ed è un nuovo trend di arredo interni che si sta sviluppando anche in Italia.
Tradotto dall’inglese, il termine “wrapping” deriva dal verbo “to wrap”, cioè “avvolgere“. In senso traslato possiamo intenderlo come “rivestimento” di qualcosa. Di un mobile, nel nostro caso.
La pratica del wrapping, applicata all’uso domestico, permette di rinnovare l’abitazione in maniera poco dispendiosa ed originale. Il risultato può essere molto accattivante. Gli amici che verranno a farvi visita a casa difficilmente si renderanno conto che i mobili sono gli stessi che avevate prima. La vostra casa apparirà completamente rinnovata.
Per rivestire i mobili col wrapping ci si serve di speciali pellicole materiche, resistenti all’acqua e al detersivo grazie ad una struttura studiata per l’occorrenza. Tali pellicole sono anche ignifughe. Sul mercato se ne trovano di tutti i tipi e materiali: possono essere utilizzabili sia per ottenere arredi classici che moderni.
Per approfondire l’argomento ci siamo rivolti a “Be. your business solution“, un’azienda specializzata in arredamento d’interni. “Inteso nell’ambito della riqualificazione di arredi – hanno spiegato i due proprietari dell’attività, Alessandro Luongo e Mirko Fizzotti – il wrapping è una nuova finitura che viene applicata ad un mobile che farebbe altrimenti parte dell’indistinto. Con questa tecnica viene data una nuova vita a ciò che verrebbe magari buttato. Un punto chiave del nostro operare è il reuse”.
Da qualche mese, la “Be.your business solution” ha intrapreso una collaborazione con “SMART Building“. Un nuovo sodalizio, inerente l’ambito della ristrutturazione di locali commerciali, nato nell’ottica del rinnovo e dell’offerta di servizi sempre all’avanguardia.
Di seguito vi riportiamo il resto dell’intervista fatta alla “Be your business solution”.
Buonasera ragazzi, è bello trovare un’azienda specializzata in questa branca dell’arredo interni. Ci volete descrivere nel dettaglio in cosa consiste il vostro lavoro?
Anche se ci occupiamo di arredamento in senso globale, abbiamo fatto della riqualificazione di arredi e di ambienti commerciali il nostro core business. Il wrapping è un nuovo settore, che esiste ancora molto poco, soprattutto in Italia. E’ interessante perché consente di rinnovare gli ambienti lavorativi in maniera rapida ed economica. In questo modo le aziende che ci scelgono possono stare dietro ai cambiamenti delle tendenze senza spendere troppo.
I nostri clienti sono i titolari di bar, ristoranti, alberghi … hanno l’esigenza di rinnovare gli ambienti ogni 3- 5 anni. L’arredamento è il loro lato comunicativo, quindi deve essere al passo coi tempi. Non è come in un ufficio, in cui è il professionista che fa il locale: in questi contesti è quasi il contrario, se vogliamo. Stiamo parlando di comunicazione visiva: il cliente deve entrare in un locale in cui riceverà una sensazione che gli sarà trasmessa a livello quasi inconscio, attraverso l’arredamento.
Quindi non operate anche wrapping domestico?
In realtà ci rivolgiamo anche ai privati. Il concetto della rivalutazione è tranquillamente estendibile ad ambienti come la cucina, in cui il rinnovo classico è in genere tra i più costosi. Le tempistiche per il rinnovo di una cucina sono di circa un paio di giorni. Si consideri che il nostro è un cantiere pulito, che non lascia residui da dover smaltire. Inoltre, se il mobile è già rifinito, dopo una pulizia con i nostri prodotti potrà già essere applicata la pellicola.
Ci parlate del vostro ultimo progetto e di quanto è costato al cliente?
Si è trattato di un negozio di scarpe per bambini che si chiama IMPRONTE, situato in piazza Martiri 15 a Borgosesia(VC) di proprietà di Elisabetta Lo Schiavo.Il cliente aveva esigenza di aprire un nuovo punto vendita; siamo partiti da un locale vuoto. Ci ha chiesto di progettare un negozio che potesse esporre circa 110 paia di scarpe. Inoltre, c’era la necessità di tenerne altri 200 paia da parte, non in esposizione.
Siamo partiti informandoci sul budget a disposizione del cliente e poi abbiamo trovato la soluzione di comporre il locale con dei mobili a stock; abbiamo completato fornendo delle basi a questi blocchi, perché non ne erano provvisti, e abbiamo ultimato il tutto rivestendo questi mobili con il wrapping, per creare l’uniformità del locale.
Abbiamo quindi creato sia un bancone vendita che altri mobili bassi. Questi ultimi sono stati progettati in modo da ospitare un’esposizione di scarpe nel piano d’appoggio superiore e contenere gli altri numeri di scarpe al loro interno. Il risultato finale è un locale piuttosto sobrio ed elegante, senza troppi fronzoli. La cosa interessante è che abbiamo completato il tutto con un budget di circa € 5.000,00.
Con cosa avete “giocato” per ottenere un effetto sobrio ed elegante?
Siamo partiti dalla scelta delle pellicole di rivestimento dei mobili, alternando tinte legno chiaro e grigio tortora. Dopodiché abbiamo consigliato il colore per le pareti, un bianco avoriato. Tale nuance era perfetta sia per il colore delle pellicole scelte per i mobili che per rendere il locale luminoso. C’è da dire che il negozio, con facciata in vetrata, era posizionato in una via laterale, che non godeva di troppa luminosità. Poi, abbiamo impiegato due lampadari abbastanza importanti per accentuare un pochino la visibilità all’interno del locale.
Se vuoi rinnovare il tuo locale con il wrapping, richiedi maggiori informazioni cliccando qui