Ecobonus condominiale: riduce le bollette del 70%

grazie alla maxi-proroga dell’Ecobonus condominiale
Horizontal view of couple analyzing family bills

Ridurre le bollette: grazie all’ Ecobonus condominiale che non solo avra’ la durata di 2 o 3 anni ma metterà a disposizione 5 miliardi di € per il miglioramento energetico dei condomini.

Ecobonus Condominiale ecco quanto è trapelato:

  • Maxi-Proroga della Legge di Stabilità 2016 con durata bi oppure triennale, ma non di durata strutturale altrimenti si perderebbe l’effetto “approfittiamo dei saldi”
  • Le detrazioni aumentano perché oltre al 65% per interventi su miglioramento energetico e adeguamento sismico, oltre al 50%  sull’acquisto di mobili e 50%  per  opere di ristrutturazione max € 96.000, verrà applicato un Fondo di 5miliardi di euro.

Fermiamoci un attimo su questo sottile dettaglio.

Ci sono a disposizione 5MILIARDI di euro come fondo destinato all’anticipo delle spese per i lavori di miglioramento energetico che riguardano i condomini.

Il rimborso non verrà più spalmato nei 10 anni ma si parla di un’unica soluzione.

Non è finita. Ora, chi ha un reddito basso viene escluso dalle detrazioni e quindi non potrebbe accedere ai bonus. La nuova Legge permette che lo sconto avvenga direttamente sulla bolletta del riscaldamento se si è cambiata la caldaia, su quella della luce, se si è installato il fotovoltaico e via dicendo.

L’Ecobonus condominiale prevede che l’importo dei lavori di ristrutturazione condominiale possa arrivare fino a 200mila euro.

La Deep Renovation punta a finanziare il 90% degli interventi e la parte restante rimane a carico dei proprietari, che si vedono scontare le bollette.

Bonus ed Ecobonus condominiale servono a stimolare gli investimenti, a riqualificare il patrimonio immobiliare e riavviare il settore edile, creando nuova occupazione.

Per ottenere le detrazioni, occorre inviare all’Enea, telematicamente, il certificato di qualificazione nergetica e la scheda informativa dei lavori realizzati. L’invio dev’essere fatto entro 90 giorni dalla fine dei lavori che coincide con il giorno del collaudo e non del pagamento.

Decade il sistema di autocertificazione. Se il collaudo non è previsto, il contribuente può dimostrare la data di fine lavori  o attraverso la Dichiarazione di Conformità di chi ha eseguito l’opera oppure dalla scheda  informativa sempre compilata dal tecnico.

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